La storia della filosofia nell'età nuova. Dal III secolo al XIII secolo. Nuova ediz.
La stesura di una storia della filosofia implica un problema di fondo: se essa debba essere intesa come una "filastrocca di opinioni", così come obiettato da Hegel nelle sue "Lezioni sulla storia della filosofia". Non possiamo sottrarci dal chiarire se la filosofia sia disciplina diversa dalla storia della filosofia, ovvero se la filosofia debba essere studiata o meno sulla base del metodo storico. A tale dubbio la risposta non può che essere affermativa. La filosofia, in quanto prodotto della ragione, è sempre rivolta alla comprensione della realtà, in una dimensione ad un tempo critica e storica; da ciò discende che non esiste una Filosofia, ma tante filosofie, nel rispetto dei molteplici modelli speculativi che possono allignare nelle varie epoche storiche e nelle diverse aree geografiche del mondo. Perché filosofia nell'età nuova? Se il cosiddetto "evo medio" non viene inteso come mera fase di transizione dall'evo antico all'evo moderno, tale periodo storico può farsi decorrere addirittura dal III secolo d.C. almeno sul piano specifico della filosofia; in questo caso, non si può ignorare che l'elaborazione del Neo-platonismo, per un verso, e il consolidamento del Cristianesimo, per un altro, concorrono alla formazione di una mentalità speculativa, e dottrinale, nuova e diversa da quella della cultura classica intesa nella sua duplice articolazione dell'età ellenica ed ellenistico-romana.