Dislessia all'università: il caso dell'ateneo torinese

Dislessia all'università: il caso dell'ateneo torinese

I dati del MIUR ci dicono che l'università, oggi ma sempre di più in futuro, dovrà attrezzarsi per accogliere al suo interno una quota di studenti con disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) sempre più consistente. Il volume, edito con il carattere ad alta leggibilità Easyreading, presenta i risultati di una ricerca, finanziata dall'ateneo torinese, che ha risposto a due esigenze: l'una conoscitiva, l'altra pratica, proponendosi da un lato di accertare la misura dell'inclusione degli studenti con DSA, al netto di come è inquadrata a livello normativo, e dall'altro di individuare gli interventi utili ad accrescerla. Oltre a illustrare come funzionano le cose all'atto pratico per gli studenti con DSA all'interno dell'università, il testo si propone di apprendere dalle esperienze di questo gruppo di "pionieri" e di metterle a frutto, individuando un insieme di azioni da implementare per rendere gli atenei italiani contesti "DSA friendly". I risultati portano a concludere che per trasformare contesti e pratiche educative in senso inclusivo, è necessario rafforzare la consapevolezza della presenza di diversi modi di apprendere e la necessità di attivare iniziative che vadano a beneficio di tutti gli studenti universitari, non solo di quelli con disturbi dell'apprendimento.
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