Digital public affairs & advocacy. Dalla lobby tradizionale ai blended public affairs
Il testo illustra in maniera esauriente i Digital Public Affairs, approfondendo sia gli aspetti di natura strategica che gli strumenti di utilizzo più frequente, dedicando ampio spazio anche alle azioni tattiche volte a risolvere nuove problematiche tipiche di questo ambito. Il volume è rivolto ai manager, agli addetti alle relazioni istituzionali e alla comunicazione, nonché agli studenti universitari e dei corsi post lauream. Il glitterato mondo dei social network esercita un fascino profondo sul lobbista. Capillarità e velocità sono allettanti, ma il paradigma sul quale si fondano questi strumenti è affine al mondo della comunicazione e apparentemente opposto a quello della rappresentazione degli interessi. Utilizzare efficacemente i canali digitali significa ripensare alcuni processi operativi tipici dei public affairs e soprattutto coniugarli con la comunicazione istituzionale; due facce della stessa medaglia che pur sviluppandosi all'unisono mantengono identità strutturalmente differenti. I diversi aspetti si possono conciliare e la chiave di volta per ricongiungere i due universi è insita nelle iniziative di advocacy, le quali pur differenziandosi dai rapporti istituzionali ne amplificano alcune leve e ne abilitano di nuove. I Digital Public Affairs sono il punto di sintesi tra questi mondi, creano un nuovo binario relazionale, arricchiscono il confronto con contenuti e nuovi attori, ma non sono applicabili in tutte le circostanze, anzi in alcuni casi possono risultare addirittura dannosi. Questi strumenti sono in una fase di repentina evoluzione e le applicazioni sono tutt'ora poche e spesso artigianali.