Il senso dei nostri limiti. Andreotti e i rapporti italo-sovietici negli anni della distensione

Il senso dei nostri limiti. Andreotti e i rapporti italo-sovietici negli anni della distensione

Il volume analizza il denso percorso politico-istituzionale di Giulio Andreotti nel tornante storico internazionale degli anni Settanta, ricostruendo le relazioni del politico democristiano con le autorità dell'Unione Sovietica. Ricorrendo a fonti archivistiche inedite, l'autore ha delineato i caratteri salienti dei rapporti italo-sovietici tra la VI e la VII legislatura repubblicana. Nell'ottobre del 1972 venne firmato il protocollo di consultazioni tra Italia e Urss che permise di intensificare i rapporti economici e commerciali, già avviati negli anni Sessanta. Andreotti, al pari di Moro, pur continuando a imperniare la politica estera italiana sui due capisaldi dell'Alleanza atlantica e della Cee, ritenne gli accordi di Helsinki un passo avanti decisivo nel processo della distensione internazionale e verso il graduale superamento dei blocchi. Durante il difficile triennio della solidarietà nazionale, Andreotti accompagnò con cauta fiducia i cambiamenti intrapresi da Berlinguer. In questo delicato frangente, mentre gli ambasciatori italiani a Mosca già andavano dipingendo un quadro preoccupante sull'aggressività ideologica e militare dei sovietici e sulla crescente dipendenza energetica dell'Italia dall'Urss, sorsero dei contrasti tra i due paesi sulla questione dei diritti umani e sulle forniture di gas. I dissidi si acuirono agli inizi del 1978, durante la travagliata formazione del IV governo Andreotti che venne costituito l'11 marzo 1978.
In Pubblicazione

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Dizionario d'iconografia romanica
Dizionario d'iconografia romanica

Marc Thoumieu, C. Formis
Bisanzio. Lo splendore dell'arte monumentale
Bisanzio. Lo splendore dell'arte monumen...

Korac Vojislav, Velmans Tania, Suput Marica
Gli armeni
Gli armeni

Adriano Alpago Novello