Sviluppo sostenibile e risorse del territorio. Il ruolo del patrimonio rurale
A partire dagli anni Novanta si è affermata la convinzione che l'agricoltura non possa, da sola, assicurare la vitalità del mondo rurale. Ha quindi cominciato a farsi strada l'idea della multifunzionalità dell'agricoltura, mentre si è fatta sempre più avvertita l'esigenza di sostenere l'economia rurale nel suo complesso ed è entrato a far parte della politica di sviluppo rurale anche un asse tematico specificamente rivolto al "miglioramento dell'ambiente e del paesaggio rurale". Un contributo nella direzione della "gestione patrimoniale" del territorio rurale, è altresì venuto dal Consiglio d'Europa, con la "Guida europea all'osservazione del patrimonio rurale" Cemat. La Guida muove da una definizione ampia di patrimonio, di cui viene presentata una vera e propria metodologia d'osservazione, per arrivare a prospettare i metodi di azione e di gestione capaci di trasformarlo in un "fattore chiave nello sviluppo sostenibile". In questo quadro, ha preso avvio - nel 2006 - una collaborazione con la Regione Lombardia, collaborazione che è stata strutturata attorno a due tipi di attività: di formazione indirizzata a funzionari o collaboratori di enti locali - attraverso un seminario sviluppatosi presso l'Ente regionale lombardo - e di sperimentazione, svolta sul territorio, con gli enti locali stessi. In questo volume sono stati raccolti i principali contributi portati ai seminari di formazione, che hanno riguardato le tematiche del turismo, del paesaggio e della biodiversità.
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