Ai confini del terminal value. Complessità, incertezza e sfocature estimative nelle valutazioni d'azienda in chiave fuzzy
Il volume analizza il processo di stima del valore terminale o residuo d'impresa proponendo una rivisitazione del classico metodo indiretto basato sull'attualizzazione dei flussi economico-finanziari. Ci si avvale di un peculiare approccio incardinato sul principio della misurazione economica sfocata (fuzzy approach to vafuation), nel convincimento che non sempre sia utile "ridurre" il terminal value ad "una ed una sola misura". Esso sembra efficacemente descrivibile piuttosto che con un unico, esclusivo, numero crisp "chiuso" mediante un ruzzy number "aperto". L'atteggiamento valutativo fuzzy si dimostra pertanto antiriduzionistico o estensionale, prefiggendosi di decodificare, semplificandoli, i poliedrici aspetti della realtà e le molteplici sfaccettature con cui questa, nel medio-lungo termine, può presentarsi di fronte al sistema aziendale che genera valore. Tale impostazione pone l'accento sui profili di "vaghezza" e "ambiguità" che si constatano nella fase di individuazione/misurazione dei più ragionevoli value driver derivabili dalla varia previsione di singoli componenti futuri negativi (outflow) o positivi (inflow) di risultato, effetti ambientali (fattori di mercato, innovazione, tecnologia, fiscalità), tassi di crescita g, correzioni per fattori di rischiosità, livelli di indebitamento, "sconti" e/o "premi", saggi di inflazione attesa, altri aggiustamenti.
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