L'impresa tra agire strumentale, strategico e comunicativo

L'impresa tra agire strumentale, strategico e comunicativo

"Si tratta di un manuale anche se non del tutto convenzionale di strategia e gestione delle Imprese. Il momento manualistico (sviluppato in maniera piana, sintetica ed operativa e che ha come punti di riferimento i grandi della disciplina) occupa i sette decimi del contenuto, spaziando da un inquadramento storico delle teorie di impresa, alla individuazione di una moderna tassonomia delle stesse teorie, ai "normali" spazi relativi alle funzioni strategiche e gestionali. Il momento "non convenzionale" (o meglio, non del tutto convenzionale) del libro è mosso da tre preoccupazioni che (alla fine) risulteranno in qualche misura convergenti. Anzitutto l'esigenza di approfondire le basi epistemologiche della disciplina, vista come una sorta di paradigma delle scienze umane deboli. Poi il desiderio di discutere sull'esistenza o meno di una sorta di porta di confine che separerebbe l'aspetto strategico da quello gestionale. Ed infine il tentativo di affiancare, utilizzando come perno la Teoria dell'Agenzia, alle usuali razionalità gestionali e strategiche che caratterizzano il mondo della disciplina anche la razionalità comunicativa di derivazione Habermasiana, nella convinzione che all'aforisma di derivazione cartesiana "II pensiero (vale a dire la ragione) è la casa dell'essere" è opportuno oggi affiancare la frase di Heidegger-Gadamer "II linguaggio (vale a dire il parlare) è la casa dell'essere"."
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