Previdenza, mercato del lavoro, competitività
La legge 24 dicembre 2007, n. 247, reca fin dalla sua intitolazione l'indicazione dei capitoli, previdenza, mercato del lavoro, competitività, sui quali si propone di incidere, in aderenza alla impostazione del Protocollo del 23 luglio 2007, di cui costituisce la traduzione. Anche nella legge, così come nel Protocollo, tutti i principali problemi sono toccati, delineandosi così un completo programma di politica del diritto. Sotto questo profilo, essa può essere considerata una vera e propria legge di struttura. L'affondare le sue radici, poi, in un accordo di concertazione sociale ne rende meno revocabile il contenuto complessivo rispetto ad altri interventi legislativi, che non possono contare su tale ancoraggio. Con il d.l. n. 112/2008, convertito nella legge n. 133/2008, il legislatore è ritornato invece sulla nostra materia, modificando parzialmente anche il contenuto della legge n. 247/2007. Anche in questo caso, a parte alcune disposizioni veramente innovative sul fronte della semplificazione, non si può dire che vi sia una vera e propria soluzione di continuità rispetto agli interventi normativi precedenti e, in particolare, rispetto alla stessa legge n. 247/2007. Se è vero che, per un verso, con un revìrement immediato, viene ripristinato, ad esempio, il lavoro intermittente, per altro verso, non si rimuove l'"abolizione" della somministrazione a tempo indeterminato. Il presente commentario ricostruisce il filo conduttore che lega gli ultimi provvedimenti legislativi in materia di lavoro.
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