Proprietà e locazione. Prelazione e valore di scambio
La garanzia dell'accesso al bene locato che, tramite la prelazione nell'acquisto o nella nuova conduzione del bene locato, si sostanzi in un vincolo procedimentale all'autonomia del locatore, si inserisce in modo armonico nel quadro degli interventi legislativi della 'terza generazione' in materia di locazioni: i quali tentano di rispondere con strumenti elastici e bilanciati alle critiche mosse dalle teorie economiche più tradizionali alla regolamentazione del mercato locativo. A differenza, tuttavia, delle limitazioni procedimentali di più recente conio tese a tutelare l'autodeterminazione del contraente 'debole' in sede di stipulazione del contratto (come, in materia di locazione, la regola della forma scritta: art. 1 comma 40, legge n. 431/1998), il vincolo in questione tende a ripercuotersi anche sulle modalità di determinazione del contenuto del contratto (di compravendita o di nuova locazione) che ha ad oggetto il bene locato: con effetti particolarmente incisivi in quanto si configuri come 'diritto di appropriarsi' di condizioni precedentemente contrattuate fra proprietario e terzo.
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