Codice del processo comunitario
La seconda edizione di questo 'Codice', a cinque anni dalla prima, trova le 'regole' del processo comunitario, comprensive delle norme sulla giurisdizione del giudice comunitario, di quelle sul riparto di competenza tra i diversi organi giudiziari e di quelle - più strettamente processuali- che ne disciplinano il funzionamento, significativamente modificate e alla vigilia di ancor più importanti innovazioni. II Trattato di Nizza (in vigore dal 1° febbraio 2003) ha posto nel diritto primario le basi per una riconfigurazione complessiva della distribuzione della competenza tra i giudici che compongono il sistema, prevedendo che alla Corte di giustizia e al Tribunale di primo grado vengano affiancate 'camere giurisdizionali' (cfr. art. 225 A CE) competenti a conoscere di ricorsi diretti in materie specifiche, mentre il Tribunale, da giudice dei 'ricorrenti non privilegiati' diviene il giudice di diritto comune del sistema giurisdizionale comunitario, al quale è altresì possibile venga in futuro attribuita una frazione della competenza pregiudiziale, in particolari materie. Simili cambiamenti hanno richiesto l'adozione di una disciplina di attuazione non ancora compiutamente emanata, sì che le potenzialità innovative del Trattato di Nizza rimangono solo parzialmente sperimentate. L'aumento del numero dei componenti della Corte e del Tribunale, conseguenza dell'entrata in vigore del trattato di adesione con i dieci nuovi Stati membri (1° maggio 2004), ha imposto una diversa articolazione delle formazioni giudicanti e la definizione di nuove regole di funzionamento. Quanto appena ricordato basta a dar conto della nuova edizione e, forse, anche ad... annunciare la successiva, la quale si imporrà anche nella prospettiva della ratifica e della successiva entrata in vigore del trattato che istituisce una Costituzione per l'Europa' . (Dalla Premessa alla seconda edizione)
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