Contiguità alla mafia e responsabilità penale
La letteratura scientifica sulla criminalità organizzata e, in particolare, sulla mafia appare ormai piuttosto ricca e variegata. Se, forse, manca ancora una strategia conoscitiva di tipo interdisciplinare che, mediante un approccio integrato, favorisca l'elaborazione di modelli interpretativi del fenomeno in grado di coglierne appieno la natura complessa, oggi disponiamo però di una notevole mole di studi e ricerche che provengono da diversi settori del sapere. Storici, antropologi, sociologi, criminologi, psicologi, economisti, politologi, giuristi, hanno fornito il loro contributo specifico all'analisi della criminalità di tipo mafioso, alimentando un dibattito sempre più articolato e denso di spunti problematici. Proprio alle battute iniziali della nostra indagine, vogliamo allora allungare lo sguardo oltre lo specifico settore penalistico per effettuare una prima verifica sul tema della ricerca, domandandoci se le relazioni tra le forme organizzate di criminalità mafiosa e l'ambiente sociale in cui esse operano rappresentano o meno un profilo all'ordine del giorno negli studi più recenti condotti nell'ambito delle scienze sociali. È, questo, un approccio che punta a fornire un quadro descrittivo della realtà fenomenica richiamata dalla locuzione - divenuta quasi linguaggio corrente - "contiguità alla mafia" (o da espressioni simili).
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