Politica e diritto tra fede e ragione. Problematiche del XIX e del XX secolo
Il rapporto tra fede e ragione, questione primaria della filosofia e del pensiero politico medioevale, continua ad avere una sua valenza anche nei nostri giorni. Il cittadino, impegnato in qualsiasi settore dell'attività pubblica e privata, è costantemente portato a misurare le proprie azioni alla luce ditale rapporto o, meglio, della soluzione che ad esso egli dà. I cinque pensatori, presenti in questo volume - Gioacchino Ventura, Philippe Buchez, Antonio Rosmini, Luigi Sturzo e Jacques Maritain - elaborano le loro teorie politiche e giuridiche secondo la soluzione data da San Tommaso d'Aquino, per il quale esiste un'unità armonica delle verità di ragione e delle verità di fede. Essi, così come il grande filosofo medioevale, partono dalla premessa che non è ammissibile in politica e in diritto un'opposizione tra fede e ragione, poiché una contraddizione di tal sorta si ripercuoterebbe su Dio stesso, il quale non è soltanto fonte della rivelazione, ma anche autore della nostra natura razionale e dell'ordine e delle leggi esistenti nell'universo a garanzia del bene dell'umanità.
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