Accordi e azione amministrativa
In questo saggio si sostiene che le diverse fattispecie di accordi, che durante gli ultimi due decenni sono state introdotte nell'ordinamento amministrativo italiano da numerose norme speciali, e che trovano ora una disciplina di riferimento negli artt. 11 e 15 della legge 7 agosto 1990, n.241, segnano il definitivo superamento del pregiudizio anticontrattuale che caratterizzava la sistematica amministrativa tradizionale, imperniata sul principio di autorità, e che quindi rifiutava ogni forma di composizione paritaria tra privati e pubblica amministrazione, e tra le diverse articolazioni dell'amministrazione. Esaminate le principali fattispecie consensuali nei rapporti tra amministrazione e privato, e tra amministrazioni, si prendono in considerazione le diverse possibili qualificazioni di tali figure, e, in particolare, le argomentazioni in base a cui finora non è stata accolta una qualificazione in termini contrattuali privatistici. In particolare si rileva che anche una qualificazione in termini civilistici può considerarsi coerente all'esigenza di garantire comunque l'attuazione del principio di legalità.
Momentaneamente non ordinabile