Sogno di una notte di mezza estate ad Auschwitz da William Shakespeare
Nel 1938, con le leggi razziali promulgate dal fascismo, gli ebrei vengono cacciati da scuole, università, accademie, giornali e tribunali. Un gruppo di loro, animato dalla passione per il teatro, si organizza e inizia a provare “Sogno di una notte di mezza estate”, la più famosa commedia di Shakespeare. Ma il 16 ottobre 1943 arriva il sabato nero. Il sabato in cui i nazisti deportarono 1.259 ebrei romani. Internati insieme agli altri, nel campo di concentramento di Auschwitz, i nostri decidono di resistere continuando a provare lo spettacolo per sfuggire, almeno con la fantasia, all’orrore. E così il mondo fantasy, le storie d’amore, le magie e i divertenti inganni creati dal Bardo, si intrecciano con gli stenti, l’umiliazione e la fatica del vivere quotidiano dei prigionieri. Proprio come nella commedia ci sono due mondi paralleli: quello della favola e quello reale. E proprio come lo spettatore della commedia, il lettore del fumetto, sognerà che, alla fine, l’amore trionfi.
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