La mummia

La mummia

Al centro di quella strana camera c'era un ampio tavolo quadrato, colmo di carte, bottiglie e foglie secche di delicate piante, simili a palme. Tutti questi oggetti erano stati assiepati per fare spazio a un sarcofago, spostato dal muro, come s'intuiva dallo spazio rimasto vuoto, e appoggiato di traverso sulla parte anteriore del tavolo. La mummia, un'orribile cosa nera, incartapecorita, simile a una testa carbonizzata su un tronco raggrinzito, era per metà fuori dal sarcofago, e la sua mano, quasi un artiglio, così come lo scheletrico avambraccio, toccava il tavolo. Un vecchio e rinsecchito rotolo di papiro era appoggiato al sarcofago, e di fronte, su una poltrona di legno, c'era il proprietario della stanza, con la testa buttata indietro, gli occhi sbarrati e terrorizzati rivolti al coccodrillo appeso in alto, le labbra livide che ansimavano rumorosamente a ogni respiro.
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