Il Vangelo dello Sciamano
Vai-Ka'i, un giovane indiano dell'Amazzonia allevato nella regione francese della Lozère, assurge a carismatica incarnazione della saggezza del doppio serpente, un simbolo sciamanico. Egli predica l'abbandono dei beni materiali e il rispetto della Terra, e compie veri e propri miracoli, tanto che la stampa non tarda a soprannominarlo Il Cristo dell'Aubrac' L'intensa spiritualità che emana e la portata rivoluzionaria del suo messaggio attraggono folle di seguaci, ma anche il sospetto e l'avversione dei poteri economici e dell'autorità costituita. Risucchiati dal fascino magnetico di Vai-Ka'i, quattro personaggi diversissimi tra loro finiscono per convergere all'interno della sua cerchia e trasformarsi nei quattro Evangelisti chiamati a tramandarne le gesta: Mathias, uno spietato sicario, Marc, un giornalista cinico e disilluso, Lucie, spogliarellista allo sbando, e Yann, studente di sociologia. Scritto dal punto di vista dei nuovi Evangelisti e costruito per trame parallele, con un montaggio quasi cinematografico, "Il Vangelo dello Sciamano" si colloca nella scia della grande tradizione francese del romanzo d'avventura e d'azione, e si propone al tempo stesso come profonda riflessione sui fenomeni che stanno segnando a fondo il nuovo millennio: dalle conseguenze della globalizzazione incontrollata all'insorgere di una nuova religiosità di massa, spesso vissuta davanti agli obiettivi delle telecamere del mondo intero.
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