Sparate sul pianista
Eddie suona il piano e sorride, poche parole e dita veloci. Ogni sera, ogni notte, Eddie suona e dimentica. È il pianista di un locale malfamato, la colonna sonora delle esistenze altrui; è un uomo sempre sospeso sul baratro, attento a non cadere di nuovo. Un giorno il fragile e timoroso equilibrio di Eddie si spezza. Il passato irrompe nella sua vita, un fratello è in fuga, una banda di gangster lo sta inseguendo, i ricordi affiorano alla memoria. Il pianista è costretto a tornare al mondo, un mondo pericoloso in cui le persone hanno sentimenti ed emozioni, dove una donna vuol dire una storia d'amore e la lealtà può significare una dolorosa rinuncia alla speranza di una vita felice. Pubblicato nel 1956, "Sparate sul pianista" è un noir dolente ed esistenziale, di amaro realismo e struggente vitalità. Ammirato come un capolavoro del genere, è stato portato sugli schermi da François Truffaut nel suo secondo film, "Tirate sul pianista", con Charles Aznavour. Pubblicato originariamente come "Down There"; poi "Shoot the Piano Player".
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