X-Files. Vortice
Gli agenti federali Mulder e Scully vengono assegnati ai casi irrisolti che l'FBI vuole sbrigare con discrezione e rapidità, prima che venga resa pubblica l'esistenza delle forze soprannaturali, o innaturali, o forse incredibilmente naturali, che li hanno originati. È un viaggio nient'affatto facile, che richiede una buona dose di sangue freddo davanti a morti efferate e insensate, di intelligenza per seguire le indagini, e di equilibrio mentale per accettare la soluzione senza cadere in preda al panico e al terrore. Non sono situazioni irreali, che coinvolgono temporaneamente e non lasciano tracce: sono casi ai limiti della realtà, il cui confine nebuloso e confuso ci costringe dubitanti e palpitanti a chiederci se non potrebbe accadere anche qui, anche a noi, perché la ragione si rifiuta di confermarcene l'impossibilità. I due agenti, un uomo e una donna che rifuggono da canoni e pregiudizi, per affiatamento e complementarità sono i piú adatti a svelare i presunti misteri, senza fermarsi di fronte a nulla, nemmeno agli aspetti piú insoliti, raccapriccianti, eppure logici e inconfutabili, della vita, oppure della morte. E quella che si trovano ad affrontare in "Vortice" è una delle morti piú agghiaccianti e dolorose che si possano immaginare: le vittime sono state scorticate vive, ma come, e da chi o da cosa, e per quale motivo? Non sarà facile scoprirlo, e Mulder e Scully ci riusciranno solo mettendo a repentaglio la loro vita, e rischiando la stessa orribile morte.
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