Lo sguardo del cacciatore
In un “interno” familiare, apparentemente rassicurante e borghese, si sviluppa il triangolo d’amore che unisce Leone Bellentani, sua moglie Sofia e la bella Sandra Ballio, apparsa improvvisamente, quasi dal nulla, all’interno della vita dei due coniugi. È una vicenda d’amore, di seduzione, di tradimento, in cui cacciatore e preda si scambiano continuamente di ruolo, ed è anche una saga familiare, ambientata tra Roma e la campagna intorno a Latina, che sembra comunicare un senso di conquistata serenità ma che è capace allo stesso tempo di celare all’occhio meno attento le ombre, le disillusioni, le speranze e i sogni di una ricerca – spasmodica, ossessiva – di appagamento e felicità totali ed eterni. Un romanzo potente, vero e vibrante sulla forza del corpo e del desiderio, in cui la scrittura attenta e precisa di Giorgio Montefoschi trascina il lettore fin dentro la vita, le gioie, i dubbi e le contraddizioni di persone comuni, come noi, come tante, la cui esistenza è racchiusa in una normalità borghese che nasconde – come solo l’essere umano sa fare – molte più sfaccettature e oscurità di quelle che appaiono all’esterno.