Il consenso
Cresciuta da una madre divorziata che lavora in una casa editrice, V. colma con la lettura il vuoto lasciato dalla figura assente del padre. A tredici anni, durante una cena, incontra G., un celebre scrittore cinquantenne che, sin dal primo sguardo, la colpisce per il suo carisma e le attenzioni che le rivolge. Rassicurata dai suoi modi gentili e galanti e dallo sguardo clemente della madre, lei si offre a lui, corpo e anima. Il loro rapporto non è un segreto eppure nessuno fa nulla, persino le inchieste della polizia sono superficiali e rendono agli occhi di V. la loro storia simile a un romanzo. Ma, in realtà, l'uomo che crede di amare è un predatore seriale, alla continua ricerca di ragazze adolescenti, protetto dalle convenzioni del mondo letterario dell'epoca. Quando se ne rende conto, V. decide di lasciarlo, ma liberarsi di lui non sarà facile perché quella che le sembrava una favola, era in realtà un incubo di manipolazione e violenza psicologica. G. riscrive a modo suo la loro storia nei libri che pubblica e le impedisce di lasciarsi tutto alle spalle. Finché V., proprio nella scrittura, troverà la chiave per riconquistare la sua libertà. Più di trent'anni dopo i fatti che le hanno sconvolto la vita, Vanessa Springora racconta senza ambiguità la storia di una bambina vittima di un mondo più grande di lei. Una testimonianza letteraria sui confini pericolosi dei sentimenti, e sul dovere di proteggere chi non può difendersi.
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