I segreti dello zen. L'impatto dell'antica saggezza orientale sulla vita odierna
Zen è la pronuncia giapponese della parola cinese chan che, dopo l'introduzione del buddhismo in Cina, fu utilizzata per rendere foneticamente il sanscrito dhyana (cioè letteralmente "visione"), termine che ha generalmente l'accezione di "meditazione"; il buddhismo, in particolare, distingue quattro fasi progressive di avanzamento nella pratica della meditazione. Lo zen, nella sua essenza, antepone l'attività alla speculazione intellettuale e si distingue dalle altre scuole buddhiste per la centralità che assegna al raggiungimento del satori, ossia il risveglio spirituale. In tal senso, tra le pratiche zen spicca in modo particolare lo zazen, ossia la "meditazione seduta", che ha l'obiettivo di portare la mente a un vuoto produttivo, premessa per l'illuminazione.
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