Manifestare e contrastare il dissenso (secoli XI-XIV)
Nei precedenti workshop internazionali, svoltisi nel 2015 e nel 2017, sono state esaminate le forme di governo che cercano legittimazione nel consenso e i modelli adottati a tal fine, nonché i molteplici linguaggi esperiti per ottenere il consenso nella vita sociale, politica e culturale. Ne è emersa la centralità del tema “consenso” per comprendere lo sviluppo delle istituzioni medievali. Questo volume presenta i risultati di un terzo incontro, dedicato all'esame di un aspetto correlato: le manifestazioni del dissenso e le misure prese nei confronti dei dissidenti, in quanto elemento indispensabile per valutare l'effettivo consenso raggiunto da un gruppo o da un'istituzione, proprio a partire dalla sua capacità di reagire e, anzi, utilizzare il dissenso come occasione di crescita e rafforzamento del proprio prestigio. Al centro dell'interesse è l'esame dei linguaggi e degli strumenti che esprimono il dissenso nei diversi campi della vita associata, sia che esso si ponga come elemento di rottura dell'ordine sociale, politico o religioso sia che, una volta incanalato e parzialmente (o totalmente) accolto, finisca per contribuire al rafforzamento degli equilibri di potere. Si lasciano da parte le immagini contrapposte che vedono nel medioevo una società armonicamente coesa, oppure esclusivamente repressiva, per farne invece emergere l'aspetto di un laboratorio dal quale si sono originate, non senza conflitti, le moderne società pluraliste.
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