A servizio dello sviluppo. L'azione economico-sociale delle congregazioni religiose in Italia tra Otto e Novecento
Questo volume si colloca entro una prospettiva di lavoro organica e impegnativa. Le congregazioni religiose, soprattutto in alcune aree del nostro Paese, hanno avuto una rilevanza economica e sociale che merita di essere ripercorsa e analizzata per quanto riguarda i suoi effetti sulla storia dello sviluppo locale. Tale fenomeno deve essere studiato - e va ancora approfondito nelle sue multiformi manifestazioni - non solo sotto il profilo della fecondità spirituale, propria delle congregazioni religiose, ma anche rispetto al contributo offerto alle esigenze di lavoro e di vita di molte comunità locali. "A servizio dello sviluppo" è espressione che non lascia spazio a equivoci, a condizione che si abbia dello sviluppo - di un ambiente, di un territorio, di una comunità - una nozione che non sia attenta solo a parametri di vita materiale. Se per sviluppo si intende la risposta alle richieste di migliore qualità della vita, e quindi di istruzione, lavoro, salute fisica e morale, trasmissione di valori e di tradizioni, allora l'azione delle congregazioni religiose, pur con ruoli diversi, si delinea come fattore tutt'altro che marginale. Un primo esempio di tale ampio intento storiografico è offerto in questo libro dai saggi di tre giovani studiosi: Andrea Salini ha preso in esame la figura e l'attività di padre Giovanni Piamarta, Maurizio Romano si è occupato dell'opera delle Suore di Carità nell'Italia settentrionale, Giovanni Gregorini ha esaminato i processi di industrializzazione bresciana in rapporto a Giulio Bevilacqua e Ottorino Marcolini.
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