Giovanni Filopono e l'esegesi biblica
Il volume offre un punto di vista privilegiato sul fertile rapporto tra filosofia antica e religione cristiana nella metà del VI secolo, attraverso lo studio dell'opera di Giovanni Filopono, figura eccezionale sebbene poco studiata dell'aristotelismo cristiano. La complessità ricca e coerente del pensiero di Filopono permise nella sua opera un incontro proficuo tra l'aristotelismo e la religione cristiana: egli elaborò un inedito modo di traguardare l'origine del mondo, in cui i paradigmi della Creazione cristiana dialogano con il Demiurgo platonico e con le categorie speculative aristoteliche. In tale prospettiva, il suo De opificio mundi, trattato esegetico sulla creazione del cosmo, rappresenta il ponte tra l'opera di commento ai testi di Aristotele, cui Filopono dedicò gran parte della sua vita, e la sua amplissima conoscenza della Bibbia e delle opere di patristica. Il De opificio mundi risulta così un'insospettabile anticipazione della rilettura dell'aristotelismo alla luce della rivelazione cristiana che fu alla base dei più importanti frutti della filosofia medievale, in primis nel pensiero di San Tommaso d'Aquino.
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