Imago pietatis. Indagine su fotografia e compassione
Imago pietatis. Indagine su fotografia e compassione: L'immagine di Alan Kurdi, il bambino di tre anni annegato nel Mar Egeo è impressa nella memoria di tutti. Attraverso i social media e i grandi quotidiani, le foto del suo piccolo corpo arenato sulla spiaggia di Bodrum arrivarono sul finire dell'estate 2015 dove nessuna notizia di naufragio di migranti era mai arrivata. Perché proprio quelle foto ci hanno catturato? Da dove deriva il loro grande potere? Usando i suoi strumenti scientifici e la sua passione di narratore, il sociologo Fausto Colombo ricostruisce le onde di emozione che da quelle terribili foto si sono propagate nel mondo trasformando l'immagine dolorosa di un bambino in un simbolo potente. La sua indagine lo porta a interrogarsi sul problema della rappresentazione fotografica della morte e della sofferenza, ma anche sulla straordinaria forza dell'icona bambino-vittima: quelle dei fotografi che si trovano a fissarla in uno scatto così efficace che spesso cambierà la loro vita, quelle della macchina informativa che la diffonde e delle organizzazioni che ne fanno il proprio simbolo, fino ad arrivare alla sua propria storia di spettatore coinvolto di fronte alle grandi crisi umanitarie. Una storia di emozione e commozione in cui tutti ci riconosciamo.
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