Educazione dei giovani alla vita matrimoniale e familiare

Educazione dei giovani alla vita matrimoniale e familiare

I giovani si attendono dallo stato attenzione ai problemi della famiglia, abbisognano perciò di sentire i pubblici poteri non insensibili a ciò che non di rado è per loro cagione di angustia, come il lavoro o l'alloggio. Occorre quindi domandarsi se lo stato, in quanto laico, nel contesto pluralistico della società democratica, debba rimanere indifferente alla diversità delle nuove famiglie, ponendole tutte sul medesimo piano di dignità e destinando ad esse indiscriminatamente le sue provvidenze, oppure se debba operare distinzioni, non dimenticando con ciò i nuclei domestici più svantaggiati né la tutela dei figli. I segnali che esso offre non sono privi di valore per chi pensa di sposarsi. Sono persuaso che un atteggiamento di totale disinteresse nuoccia alla società nel suo insieme e sia contrario al bene comune. Come indica infatti la ricerca internazionale, la famiglia unita è la sede privilegiata per la crescita e la formazione dei figli. Conviene quindi adoperarsi, affinché l'opinione pubblica non assimili la famiglia giuridica all'informale, in cui né i coniugi né la prole possono fare vicendevole assegnamento nel tempo, essendo il loro amore legato non all'istituzione bensì alla volontà, da rinegoziare in permanenza.
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