La tradizione e il sacro
Molto del pensiero europeo contemporaneo sembra incapace di accettare la propria eredità culturale, ripudiando come superati o ormai irrilevanti valori un tempo condivisi e sposando un atteggiamento ignavo per cui, nel nuovo ordine globale, ogni valore è uguale all'altro. Contro questo spirito di appiattimento e di negazione si batte Roger Scruton, pensatore inglese che volentieri si esprime anche al di fuori del mondo accademico, con interventi e articoli su giornali che uniscono alla lucidità dell'argomentare uno stile vivace e personale. I saggi raccolti in questo libro ne sono un riuscito esempio. Smascherando le polemiche antireligiose dei 'nuovi atei', infilati nel vicolo cieco dell'idolatria della scienza, Scruton ci riporta alla consapevolezza che la ragione non basta, che ci appartiene anche l'esperienza di un mistero che ci dà senso là dove si fermano le risposte scientifiche. Questa esperienza, che si manifesta più chiaramente nell'incontro con la bellezza e il sacro, si incarna, per noi, anche nella cultura europea, nei valori che sono la nostra eredità: il concetto di cittadinanza e di laicità della legge; la nazionalità come condivisione; la capacità di autocritica che permette la tolleranza; e infine il cristianesimo che tutto questo fonda.