L'importazione del capitalismo. Il ruolo delle istituzioni nello sviluppo economico cinese

L'importazione del capitalismo. Il ruolo delle istituzioni nello sviluppo economico cinese

Il successo di trent'anni di riforme economiche cinesi ha posto in discussione l'efficacia delle politiche di sviluppo - note come "Post-Washington consensus" - promosse dalle organizzazioni multilaterali. Partendo dall'assunto che le istituzioni sono importanti per la crescita, il consenso prescriverebbe che i paesi in via di sviluppo si dotino di governi che disciplinino un sistema di diritti di proprietà stabili e definiti e creino istituzioni capaci di rafforzare i mercati: in sostanza la good governance ossia un mix di liberalizzazione, privatizzazione delle proprietà statali, trasparenza della pubblica amministrazione e assenza di corruzione - dovrebbe indurre lo sviluppo economico. Non era così nella Cina di Deng Xiaoping: i diritti di proprietà non erano né stabili né chiari, la corruzione era diffusa, il governo era coinvolto in tutti i settori dell'economia. Ancora oggi le istituzioni cinesi si conformano poco ai paradigmi liberali. Eppure la Cina si è sviluppata con estremo successo. Come si spiega questo esito in apparenza paradossale? Per dare una risposta il volume utilizza gli strumenti della political economy. Quindi la Cina si è sviluppata importando (pur senza ammetterlo) il capitalismo, e da questa esperienza è utile trarre conclusioni che sfidano il consensus, soprattutto ora che la crisi finanziaria del 2008 costringe anche i paesi storicamente industrializzati a rivedere i rapporti tra stato e mercato.
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Dettagli Libro

  • Titolo: L'importazione del capitalismo. Il ruolo delle istituzioni nello sviluppo economico cinese
  • Autore: Giuseppe Gabusi
  • Curatore:
  • Traduttore:
  • Illustratore:
  • Editore: Vita e Pensiero
  • Collana:
  • Data di Pubblicazione: 2009
  • Pagine:
  • Formato:
  • ISBN: 9788834317914
  • Società - Politica

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