I persiani
Il libro offre un'edizione critica curata da Luigi Belloni, accompagnata da traduzione e una lettura che si propone di evidenziare la tinta scenica della tragedia, rievocata a Susa per superare il limite di un esclusivo elogio ateniese. L'Introduzione non insiste, pertanto, sull'intento patriottico di Eschilo, ma ravvisa nel testo una costante apertura alle strutture della monarchia persiana, riecheggiate dal poeta per fornire al suo uditorio un'immagine verisimile del cosmo orientale. I topoi delle iscrizioni achemenidi sostengono l'impianto dell'Introduzione e il commento ne approfondisce la linea esegetica offrendo al contempo uno status dei problemi filologici più rilevanti.
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