C'è posto per tutti. Legami fraterni, paura, fede
Avvalendosi anche di alcune recenti prospettive delle scienze umane, Cesare Pagazzi si propone di restituire il modo con cui le Sacre Scritture descrivono il legame fraterno. Ben lontana dall'enfasi illuministica (unità, uguaglianza, fraternità) e da una certa retorica ecclesiale, la Bibbia riconosce alla fraternità innanzitutto la caratteristica della prova (Caino e Abele, Giuseppe e i fratelli...) che porta alla luce la paura della morte e i suoi malcelati sintomi. La fratellanza diventa quindi pro-vocazione alla coscienza, chiamata a decidere se vedere nel fratello il rivale che minaccia il primo/unico posto a disposizione nell'affetto dei genitori e nella vita, oppure l'occasione di professare la fede in Colui che, provato in ogni cosa, non si vergogna di chiamarci fratelli e, liberando dalla paura della morte, apre la via alla casa dove sono "i posti" per ciascuno.
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