Annuario di etica. 3.Universalismo ed etica pubblica
Il tema dell'universale antropologico e morale è parte di quel nucleo speculativo della modernità che è diventato problema nella postmodernità. O meglio: è diventato negazione certa, se con "universale" si intende l'attributo della "natura umana", ed è diventato affermazione incerta, se con universale si connota qualcosa dell'agire umano, in quanto criterio (vincolo, procedura ecc. ) da tutti condiviso. Questo forse spiega perché, se le etiche contemporanee, per un lato, cercano, quasi disperatamente, di conservare qualcosa dell'antico universalismo - segno della dignità ed eccellenza del sapere morale tra i saperi umani -, paiono, dall'altro, sempre inclini a rassegnarsi nel vedere ridotta l'etica ad una delle molte forme culturali. E pur vero che l'universalismo moderno, nonostante il titanico sforzo hegeliano, di rado ha superato lo statuto dell'universale "astratto"; anzi si è spesso rovesciato nel particolarismo differenzialista: a riprova che il problema dell'universale porta in sé quello del particolare e fa questione precisamente quanto alla sua combinazione con questo.
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