Quattro culture dell'Occidente
Cosa ha a che fare Atene con Gerusalemme? Vale a dire, cosa hanno in comune la cultura dell'uomo e la trascendenza dell'esperienza religiosa? Questa domanda è lo stimolo di partenza per la ricognizione che O'Malley compie della cultura occidentale, delle sue radici e della sua specificità. In una prospettiva originale e con volontà di sintesi, vengono individuati quattro grandi paradigmi culturali che si fronteggiano, si alleano, si contaminano. La prima corrente è la cultura profetica, quella di Isaia e Geremia, ma anche di Gregorio VII, di Luterò e, tra i moderni, dell'apostolo dei diritti civili Martin Luther King. E la cultura che parla alto e forte, che non conosce compromessi e punta dritto a un futuro di libertà e giustizia. La seconda cultura è il suo contraltare immediato: è il mondo dei filosofi e degli scienziati, di Platone e Aristotele, dell'università e delle summae medievali, del Concilio di Trento e delle accademie scientifiche del Settecento. Privilegia il ragionamento, procede per prove e dimostrazioni. C'è poi la cultura letteraria della poesia e della retorica, che accoglie anche l'attitudine pratica degli oratori e dei politici. E il modello umanistico, della lirica di Omero e Virgilio, che insieme si preoccupa dell'educazione dei giovani e del bene comune. Infine, c'è la cultura delle arti e dello spettacolo, che mette insieme Fidia e Prassitele, la musica e le cerimonie pubbliche, la liturgia e l'architettura barocca...
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