Plotino. Struttura e fondamenti dell'ipostasi del «Nous»
Nell'ipostasi del 'Nous' Plotino ha mediato sinteticamente, per la prima volta nella storia del pensiero, l'Intelligibile e l'Intelligenza, superando la loro separazione, che ancora sussisteva nelle filosofie di Platone e di Aristotele, e aprendo la via alla tematizzazione di Dio come unità relazionale di Essere e Pensiero, così feconda di sviluppi nella teologia cristiana e nella filosofia successiva. Inoltre, con il suo concetto di 'Nous', Plotino non solo porta ai vertici della raffinatezza speculativa la rielaborazione di alcuni filosofemi dei suoi predecessori, come la teoria platonica delle Idee e dei generi supremi dell'Essere, la concezione aristotelica di Dio come Auto-contemplazione e la tesi filoniana delle Idee come Pensieri di Dio, ma pone anche il 'Nous' al centro della propria gnoseologia, estetica ed etica, perché il 'Nous' è la verità stessa, la cui contemplazione da parte dell'anima umana rende liberi e virtuosi, è la Bellezza-in-sé, in quanto il 'Nous' è 'buono' a immagine del Bene che gli dà forma, è la meta del cammino di conversione morale dell'uomo, perché soltanto vivendo la vita del 'Nous' si raggiunge la vera felicità. Per comprendere il concetto plotiniano di 'Nous' occorre entrare nel 'circolo ermeneutico' di Plotino, che si considera sempre umile esegeta di Platone, ma soprattutto bisogna saperne seguire la struttura metafisica uni-molteplice, ogni aspetto della quale è dinamicamente relazionato a tutti gli altri, al punto che ognuno di essi diviene il centro di un 'vortice' che fa ruotare tutti gli altri elementi dell'ipostasi e del sistema filosofico di Plotino.
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