La pedagogia sperimentale di Raymond Buyse. Ricerca educativa tra orientamenti culturali e attese sociali

La pedagogia sperimentale di Raymond Buyse. Ricerca educativa tra orientamenti culturali e attese sociali

Il rapporto complesso ma essenziale tra scienza e valori costituisce l'orizzonte problematico nel quale cogliere il contributo di Raymond Buyse. L'apertura alla dimensione scientifica del discorso pedagogico, unita all'attenta considerazione di quella axiologica, qualificano il pensiero e l'opera dello studioso belga. Consapevole dell'inadeguatezza della mera speculazione teorica di fronte alla complessità dell'educazione, egli indica l'osservazione della pratica educativa come condizione essenziale, complementare alla prima, per elaborare modelli interpretativi pertinenti e validi. Tale esigenza motiva l'interesse per l'impiego del metodo sperimentale, il quale va però modulato in relazione alla specificità del discorso educativo, attinente per sua natura alla sfera non solo dell'essere ma anche del dover essere. Nell'espressione "Tayloriser l'instruction pour valoriser l'éducation" Buyse sintetizza l'ideale che l'applicazione di metodologie empirico-sperimentali sia funzionale al conseguimento dell'umanizzazione del soggetto, meta finale del processo educativo, indicando così una possibile ricomposizione dell'erronea antitesi tra discorso pedagogico e sperimentale. La ricerca condotta da Katia Montalbetti in questo volume delinea le principali coordinate del contesto storico, sociale, culturale e scientifico nel quale ha origine e si sviluppa l'opera di Buyse e ne propone un'analisi articolata e organica.
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