La persona e i nomi dell'essere. Scritti di filosofia in onore di Virgilio Melchiorre
La figura filosofica di Virgilio Melchiorre costituisce un punto di riferimento nella vicenda della filosofia italiana della seconda metà del Novecento. Che in questa affermazione non vi sia ombra di esagerazione è dimostrato dal fatto stesso di quest'opera imponente, che raccoglie i contributi di quanti ne hanno voluto festeggiare il settantesimo genetliaco (...) Melchiorre, si sa, è stato uno dei grandi allievi di Gustavo Bontadini. Il magistero neoclassico bontadiniano ha agito, nella sua lunga meditazione filosofica, come interrogazione sul fondamento portata dentro la questione antropologica, da sempre centro focale dell'interesse speculativo di Melchiorre. La 'persona come volto dell'essere' potrebbe dirsi la sintesi della sua appassionata, costante e fine indagine. Del resto, l'attenzione interpretativa di Melchiorre per l'esistenzialismo, a partire da Kierkegaard, e per il personalismo, a partire da Mounier, segnalano presto la sua vocazione a cogliere le strutture metafisiche all'opera entro le forme attive dell'esistenza personale (...) Presentando questi voltimi non pensiamo di esprimere solo l'affetto di una doverosa gratitudine, ma anche di offrire un primo significativo contributo al lavoro di comprensione critica della speculazione melchiorriana. (Dalla Presentazione di Francesco Botturi, Francesco Totaro, Carmelo Vigna)
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