Fellini & Rol. Una realtà magica
Negli anni '60 Federico Fellini conobbe Gustavo Adolfo Rol, un enigmatico personaggio dotato di po-teri inesplicabili che ebbe un profondo impatto su di lui, tanto da affermare negli ultimi anni che la sua vita si divideva in "prima di Rol" e "dopo Rol". Il libro ripercorre per la prima volta la loro amicizia e l'influsso che Rol ebbe su alcuni film di Fellini, mettendo in luce numerosi elementi biografici di entrambi mai svelati prima. «Quando incontrai per la prima volta Fellini» scriveva Rol nel 1980 «mi accorsi di quanto acuto fosse lo sguardo del suo "terzo occhio" e di quale abissale fantasia la sua mente fosse capace». Anni prima, nel 1964, Fellini dal canto suo già diceva di Rol: «Certo è l'uomo più sconcertante che io abbia incontrato. Sono talmente enormi, le sue possibilità, da superare anche l'altrui facoltà di stupirsene». In seguito ri-peterà, a confidenti ricettivi o giornalisti poco attenti, che la sua vita si divideva in "prima di Rol" e "dopo Rol". Citato spesso di sfuggita, e non sempre in modo appropriato, da critici e biografi di Fellini come "mago Rol" (qualifica usata però talvolta anche dallo stesso Fellini - in una via di mezzo tra Merlino e Mandrake - nonostante fosse al corrente della disapprovazione di Rol) è forse la figura più importante nella vita di Fellini, tanto incompresa quanto probabilmente un po' scomoda, al cuore dei suoi veri inte-ressi sin da quando era bambino: la "magia", il paranormale, le intuizioni dello spirito. Questo perché lo stesso Fellini aveva fatto esperienze reali in tal senso e cercato risposte e conferme per tutta la vita. Viene finalmente approfondita la loro amicizia, mettendo in luce le affinità artistiche, caratteriali ed esistenziali di entrambi e svelando anche numerosi aspetti inediti e significativi delle rispettive biografie.