Tesori dal crinale del ginepro. Le profonde istruzioni-tesoro alla dākinī Yeshe Tsogyal
Una raccolta di insegnamenti della tradizione dzogchen del buddhismo tibetano, così eccellenti da essere definiti terma o ‘tesori nascosti’. Queste istruzioni-tesoro contengono autentici punti chiave sul piano concettuale e istruzioni sulla pratica: la preziosità consiste nel fatto che nella loro completezza offrono l’essenza di molti altri insegnamenti. Per loro tramite Padmasambhava, insigne maestro buddhista dell’VIII secolo, trasmette tutta la sua saggezza e perfezione spirituale a Yeshe Tsogyal, sua discepola e compagna tantrica, considerata l’emanazione di un buddha femminile. In forma di dialogo, la ‘Regina del lago’ pone al ‘Nato dal loto’ (il racconto agiografico vuole che Padmasambhava sia nato con le sembianze di un bambino di otto anni da un fiore di loto galleggiante sul lago Dhanakośa, nel regno di Oḍḍiyāna) numerosi quesiti diretti a chiarire i metodi per liberare la mente da tutti gli ostacoli e gli oscuramenti interiori che determinano l’umana sofferenza e dunque il persistere dell’esistenza samsarica. Le risposte del maestro mostrano puntualmente come l’unica via che porta al risveglio della mente, per sua natura primordialmente pura e incontaminata, sia la visione della vacuità, da raggiungere attraverso la pratica meditativa. Tuttavia, la vacuità senza la compassione non è mai indicata come strada che conduce all’illuminazione. Per ottenere i migliori risultati, esorta Urgyen Rinpoche negli insegnamenti introduttivi, è bene unire alla comprensione della vacuità una genuina devozione e compassione, che sono come il calore estivo che scioglie i ghiacci dell’inverno, vale a dire i mezzi più efficaci. Queste, negli insegnamenti della Grande perfezione o dzogchen, diverranno devozione spontanea e compassione senza sforzi verso tutti gli esseri. Prefazione del traduttore dal tibetano di Erik Pema Kunsang. Insegnamenti introduttivi di Tulku Urgyen Rinpoche.