Teoria evolutiva e processo clinico
A partire dalle scoperte iniziali di Freud, e sempre più attraverso le varie elaborazioni che si sono succedute nei cento anni della sua storia, la psicoanalisi come teoria della mente ha attinto i suoi dati a due fonti principali: la clinica degli adulti e l'osservazione del bambino. Stern parla in questo senso di "bambino osservato" e "bambino clinico", e già Bowlby considerava essenziale per il progresso della teoria psicoanalitica una tale dialettica tra indagine "retrograda" (la clinica) e indagine "anterograda" (l'osservazione). Allo stesso ambito di riflessione appartiene tutta l'opera di Pine, come appare dalla struttura di questo volume, diviso in due parti: "Aspetti dello sviluppo da una prospettiva clinica" e "Aspetti del processo clinico da una prospettiva evolutiva".Psicologia delle pulsioni, psicologia dell'Io, teoria delle relazioni oggettuali e psicologia del Sé sono i quattro grandi orientamenti teorici che l'autore (allievo e collaboratore di Margaret Mahler) considera nel trattare lo sviluppo del bambino verso l'autonomia. Nella seconda parte gli argomenti chiave sono la tecnica (e quindi la relazione paziente-terapeuta, l'interpretazione, i fattori di cambiamento), il momento diagnostico nella psicoanalisi infantile (disturbi dell'apprendimento e del comportamento, patologie borderline) e la patologia del processo di separazione-individuazione che si manifesta in età successive alla prima infanzia.
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