Il seno. Storia culturale di una parte politica del corpo

Il seno. Storia culturale di una parte politica del corpo

Il seno è una parte del corpo come le altre, eppure non lo è. È multifunzionale e ambiguo, e nel corso della storia è stato considerato peccaminoso, attraente, sacro, liberatorio, repellente, eroico. La sua presenza e funzione vengono ricondotte di volta in volta alla natura, alla provvidenza divina o alla scienza. Così il seno è diventato (e lo è ancora, potentemente) oggetto di dibattito morale, scientifico, artistico, femminista e dunque: politico. Sebbene etichettato come «tratto sessuale secondario», il seno femminile è di interesse primario. Nutre, ma è capace di sedurre, è considerato sacro o sessualizzato – a seconda dell'età e della cultura, del contesto e della prospettiva. Contenuto e ridotto a tabù, il seno nella storia è stato innalzato a reliquia santa e insieme tacciato di provocare lussuria, è stato appiattito e nascosto con i primi corsetti per poi essere messo in bella mostra, è stato infine scoperto come simbolo di libertà nel XVIII secolo fino a essere usato, oggi, come organo di protesta. Nell'attualità, il seno delle donne è ancora un problema politico quando viene mostrato in pubblico lontano da contesti vacanzieri in cui può essere tollerato, e persino la sua visibilità «sfrenata» sotto i vestiti è percepita come una provocazione sconveniente. Anja Zimmermann, studiosa di cultura visuale e gender, esamina questa parte del corpo ambigua e sfaccettata da diverse prospettive, ma sempre con un taglio politico.
Disponibile in 5 giorni lavorativi Ordina libro

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

L'incisione
L'incisione

J. Catafal, Clara Oliva
La sciatrice
La sciatrice

Enrico Camanni
Al di là della verticale
Al di là della verticale

Georges Livanos, M. Bosonetto
Buon Natale!
Buon Natale!

A. Stoppa, L. Battistutta, L'uboslav Palo
Verso una salute globale. Indicazioni pratiche per vivere sani, a lungo, in modo naturale
Verso una salute globale. Indicazioni pr...

Nadia Damilano Bo, Giacomo Bo