Il cervello universale. La nuova frontiera delle connessioni tra uomini e computer

Il cervello universale. La nuova frontiera delle connessioni tra uomini e computer

Quello che avete tra le mani, a prima vista può ricordare il lavoro di uno scrittore visionario, appassionato di fantascienza, ma in realtà è un libro di scienza vera e dura, di tecnologia d'avanguardia e di contagioso entusiasmo creativo in uno dei campi più promettenti della ricerca avanzata. L'autore è il pioniere delle "BMI", le "interfacce cervello-macchina", oggetti progettati e realizzati per permettere al cervello di connettersi direttamente a un computer e muovere oggetti con un atto del pensiero. La tecnica è progredita a tal punto che Miguel Nicolelis, fieramente brasiliano di nascita, ha promesso che il calcio d'avvio del Campionato del Mondo del 2014 in Brasile lo darà un ragazzo disabile, manovrando un arto meccanico controllato solo dalla sua volontà. Il percorso per arrivare a questo risultato è stato lungo e ha radici che affondano negli esperimenti di Luigi Galvani sull'elettricità animale e negli studi sulle cellule cerebrali condotti da Santiago Ramon y Cajal. Per decenni i neuroscienziati si sono concentrati sullo studio del singolo neurone, arrivando a comprenderne la fine struttura microscopica, ma una scuola di pensiero parallela ha condotto esperimenti sui segnali del cervello nel suo complesso, sulla "sinfonia di neuroni" che governa le nostre vite. Questo è il racconto offerto in queste pagine: dalla sua origine storica al suo imminente futuro.
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