Stanno uccidendo la Tv
Dallo sbarco sulla Luna al ritrovamento del cadavere di Aldo Moro, dal trionfo ai Mondiali di Berlino alle risse nella casa del Grande Fratello, la televisione ha testimoniato con le sue immagini mezzo secolo di storia ed evoluzione dei costumi. Oggi si trova, però, in una fase di crisi o, forse, solo di impasse. La moltiplicazione di canali avvenuta con il passaggio al digitale terrestre, l'assedio delle nuove tecnologie veicolate da internet (YouTube e video in streaming) che hanno definitivamente sconvolto l'idea del palinsesto, una cattiva gestione della TV pubblica e generalista, in balia della politica e del conflitto di interessi, hanno provocato un progressivo impoverimento della qualità dei programmi e l'allontanamento dei più giovani da un mezzo che non permette interazione e partecipazione attiva. E' colpa della veline e del Grande Fratello se la televisione è stupida (e tutti noi di conseguenza)? La risposta di Codeluppi è diretta, impietosa e ci apre gli occhi sulle vere responsabilità di questo scadimento: la politica pop del tempo presente.