Parole per le immagini. L'arte rinascimentale e la critica

Parole per le immagini. L'arte rinascimentale e la critica

Scomparso a Londra il 12 agosto 2008, Baxandall è stato il più letto tra i portavoce di quella "nuova" storia dell'arte che, a partire dagli anni settanta, si è sforzata di coniugare il rigore accademico della disciplina con il nuovo clima teorico "postmoderno". Baxandall ha sperimentato strumenti innovativi senza perdere mai di vista la concretezza e la specificità dell'oggetto. In questo senso è uno degli autori che più hanno contribuito a problematizzare in maniera costruttiva la pratica della storia dell'arte come "scrittura", offrendo impulsi preziosi per il suo rinnovamento. In questo libro che può essere considerato una sorta di testamento, Baxandall riflette sul problema che più di ogni altro ha segnato il suo percorso di ricerca, a partire dal debutto "Giotto e gli umanisti" (1971): la questione del rapporto tra la parola e l'immagine, tra il verbale e il visivo, con tutti i paradossi che la storia dell'arte si trova senza posa costretta ad affrontare nel costruire sempre nuove mediazioni tra i due campi.
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