L'uomo termometro. Quando il cervello si guasta
Perché il signor Z. dice di una forchetta che è un termometro quando sa perfettamente che serve per mangiare? Perchè il signor S., alla richiesta di ripetere la parola 'pesce', risponde "Ma noi l'abbiamo vestito questo pesce, per un tempo x"? Perché il signor L. rispondeva invariabilmente "Tan tan" per poi spiegarsi a gesti? E perché per il signor D. il libro era diventato un 'perte' e la norma un 'dilne'? Questi individui non sono poeti surrealisti, sono vittime di danni cerebrali nei quali la patologia ha schiuso un accesso privilegiato al funzionamento del cervello. Attraverso il racconto di un caso clinico esemplare, quello appunto di un uomo ai cui occhi veniva presentato tutto ciò gli si trasformava in termometro, Cohen non soltanto ci fornisce un'esposizione accessibile e non dogmatica della neuropsicologia e dei terribili disturbi che essa studia, ma ci mostra il nostro cervello al lavoro in due delle sue principali funzioni, accoppiate nella lettura: il linguaggio e la visione.
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