Il potere di unire. Femminile, desiderio, cura
Il problema del soggetto è uno dei nodi centrali della riflessione femminile e femminista degli ultimi decenni. In questa raccolta di saggi, che si snoda nell'arco temporale di circa quindici anni, il tema viene affrontato, nell'ambito di una critica della modernità , dal punto di vista privilegiato di una teoria delle passioni e della "differenza emotiva". Emerge così, tra l'altro, come l'identificazione moderna delle donne con il sentimento abbia comportato non solo la loro esclusione dalla sfera pubblica, ma anche dal 'pà thos' e dal diritto alla passione. Attraverso il concetto di "passione per l'altro", che consente di vedere in una nuova luce i concetti di dono, cura, legame, si delinea la figura di un soggetto relazionale, capace di superare la dicotomia Io/altro e di coniugare insieme fedeltà a se stessi e apertura all'altro, autonomia e riconoscimento della dipendenza, desiderio e cura. Nel saggio introduttivo, inedito, l'autrice propone la figura di un 'soggetto contaminato' che non è riconducibile né al soggetto moderno, autoaffermativo e strumentale, né alle forme ibride auspicate dal femminismo postmoderno, che finiscono per dissolvere la nozione stessa di soggetto. Si suggerisce inoltre l'idea che il soggetto contaminato, consapevole della propria vulnerabilità e insufficienza, sia dotato della capacità di 'staccarsi da sé' (il foucaultiano "se déprendre de soi-meme"), inteso però non solo come capacità di 'pensare' ma anche di 'sentire differentemente'.
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