Lo specchio delle parole
L'autore situa la nascita della psicoanalisi nel campo di tensione generato dagli opposti influssi filosofici di Breuer e Fliess, tra dualismo e monismo. Affrontato il problema del determinismo, cui si tende a torto a omologare la psicoanalisi, il libro passa poi a trattare della coscienza mettendo in rapporto le intuizioni di Freud con l'odierna ricerca neurobiologica. Un capitolo finale concerne la storia della teoria del sogno, o meglio del tormentato problema dei rapporti tra sogno manifesto e latente, altro caso che consente all'autore di illustrare quella curiosa situazione ecumenica che vede la convivenza, nella comunità psicoanalitica, di modelli teorici che hanno poco o niente in comune tra loro.
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