Identità palestinese. La costruzione di una moderna coscienza nazionale
Intervenendo nelle accese polemiche che da una diecina di anni coinvolgono, negli Stati Uniti ma anche in Israele, il problema della genesi del popolo palestinese, Khalidi muove da una convinzione precisa, in linea con le posizioni di storici quali Ernest Gellner ed Eric Hobsbawm: come ogni altra identità nazionale, anche quella palestinese è una realtà dinamica, plastica che evolve nel tempo, insomma una costruzione storica 'artificiale', non una sorta di essenza trascendente, quasi un dato di natura, come pretendono gli apostoli del nazionalismo e alcuni studiosi di fenomeni politici e culturali. Dunque grande rilievo, nell'analisi di Khalidi, a quella 'invenzione della tradizione' che, sempre e dovunque, è alla base del processo di formazione dell'identità nazionale. Ma se in ciò egli segue un orientamento storiografico già affermato, nuova è l'attenzione per il ruolo svolto nel caso palestinese - qui assunto come esemplare sia per l'indagine dei nazionalismi postcoloniali nel mondo arabo e altrove, sia per lo studio dei fenomeni di diaspora e di globalizzazione transnazionale - da tutte le forze coinvolte: non solo l'élite dirigente, che da sempre ha associato nazionalismo e difesa dei propri interessi, ma anche quelle classi subalterne la cui voce non lascia traccia nella documentazione storica.
Momentaneamente non ordinabile