Piccole nature morte al lavoro
José, disoccupato, ha trovato modo di reinserirsi a quattro zampe nel nuovo mondo del lavoro: fa Pluto a Disneyland e firma con tre dita seicento autografi al giorno. E' solo una delle molte storie che - finzioni realmente esistenti - propongono con appassionata ironia i tanti volti dei "piccoli mestieri" che oggi sostituiscono il vecchio ordine del "posto" sicuro e garantito. Può essere la storia di Kitia, immigrata di colore convocata per una comparsa cinematografica all'aeroporto di Roissy, che si ritrova in galera perché il suo permesso di soggiorno scade proprio quella notte; o la storia di Sonia che si guadagna da vivere facendo finti sondaggi al bistrò, assistita da una folla di amici che si immedesimano a turno in tutte le possibili categorie dell'opinione pubblica, pronti a parare le telefonate di controllo... alla fine di un percorso fatto di incontri sorprendenti e impensati, in cui si ha costante l'impressione che la realtà superi la più fervida fantasia, resta l'immagine calorosa e simpatetica di un mondo in cui forme inedite di iniziativa e di solidarietà contrastano l'inaudita durezza dei rapporti di sfruttamento e di esclusione. Quasi la rivincita della vecchia ben nota "arte di arrangiarsi".
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