Brigate nere. Mussolini e la militarizzazione del Partito fascista repubblicano
Nella storia della Repubblica sociale italiana il partito fascista non è mai stato tematizzato come entità 'autonoma', mentre - di contro - la sua analisi è fondamentale per decifrare episodi altrimenti incomprensibili e per rischiarare un progetto totalitario del XX secolo, alcune sue anime interne, alcuni suoi risultati, una sua stessa storicità . Mettendo a fuoco il Pfr e le varie e opposte concezioni nei suoi confronti del composito mondo di Salò, questo libro si concentra sulla trasformazione del partito in partito armato, cioè nel corpo delle Brigate nere: una struttura strettamente vincolata alla guerra civile e - diversamente da quanto fino ad ora tramandato - progettata e perseguita con tenacia da Benito Mussolini. Mussolini, il fascismo, il partito costituiscono, infatti, un trinomio inscindibile per capire la storia del periodo. Attenta all'intreccio tra macrocosmo e microcosmo di Salò e condotta su una vasta documentazione d'archivio, l'indagine si presenta come una sorta di viaggio dentro la Rsi, di cui si mettono in scena, da un lato, le disposizioni e gli organigrammi centrali e, dall'altro, i percorsi di gruppi e di singoli militanti. Così, sul proscenio e dietro le quinte si susseguono attori diversi con i relativi umori e stati d'animo e, in parallelo ad aspettative, macerazioni, disincanti, defezioni, patteggiamenti, si collocano movimenti contestativi, nuovi fanatismi e radicalizzazioni. Grazie all'individuazione del soggetto 'partito', il volume offre un nuovo quadro interpretativo che ridefinisce l'intelaiatura complessiva della Rsi e consente di afferrare il percorso del fascismo e dei fascisti nel 1943-45 e nella più generale storia d'Italia.