La commedia dell'informazione
Viviamo nel più informato dei mondi possibili, dove - teoricamente - tutto viene raccontato, analizzato, fotografato e filmato in tempo reale. Eppure non c'è mai stata un'epoca che presenti uno scarto tanto grande tra l'informazione possibile e l'informazione effettiva, tra la realtà e la sua rappresentazione, che è piuttosto una seconda realtà, immaginaria, autoritaria, arbitraria, virtuale. In questo volume sono raccolti, preceduti da una introduzione che riordina e 'storicizza' senza rinunciare al sarcasmo, alcuni dei più pungenti editoriali di "Frigidaire", nonché interventi e altri scritti del periodo 1980-95. Un libro "superfluo, ma indispensabile", se non altro per uscire dal corridoio obbligato delle pseudostorie culturali correnti, che, come faceva notare il vecchio Marx, celebrano i morti, ma solo per meglio seppellirne le idee e le opere (vedi il triste destino di Andrea Pazienza, odiosamente censurato e tradito da una pletora di adulatori postumi). D'altra parte, la degenerazione mentale e stilistica della satira politica è il sottoprodotto di una degenerazione culturale più vasta, di una mercificazione del pensiero, che invece per sopravvivere non può che essere sovversivo.
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