Ritorno a Weimar
Una donna ha lasciato la Germania all'avvento del nazismo. Un impulso irrefrenabile la spinge, dopo quarant'anni a compiere frequenti ritorni, dapprima con la fantasia, poi nella realtà, nel paese natale.Non nutre odio per il passato e non si accontenta del dibattito delle idee: desidera capire, vedere di persona il corpo mutilato di un paese, ascoltare la sua voce. Ma non si tratta solo di questo: il vero richiamo è un 'modello' ideale: la Repubblica di Weimar. Il racconto discreto della Hirsch è qualcosa di più di un libro di memorie: è un atto d'accusa alla follia degli uomini, che ha soffocato l'utopia proprio quando essa stava per devenire realtà.
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